Chianche
- Titolo
- Chianche
- Descrizione
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Il comune di Chianche sorge nell'area della Valle del Sabato. È un borgo di 459 abitanti, situato a 356 metri sul livello del mare e a 24 km da Avellino. Il territorio si estende per 6,61 km² e i comuni confinanti sono: Altavilla Irpina, Ceppaloni, Petruro Irpino, San Nicola Manfredi, Sant'Angelo a Cupolo e Torrioni.
L'etimologia del nome sembrerebbe provenire dal termine "Plancae": pietre quadrate che, utilizzate per lastricare le strade romane, venivano estratte presso una cava, tuttora esistente, nella frazione Chianchetelle. Gli abitanti sono detti chianchesi e San Felice di Nola è il loro patrono. - Riassunto
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Il comune di Chianche è costituito da tre nuclei abitati: Chianche, Chianchetelle (che sino al XIX secolo era un comune autonomo) e San Pietro Indelicato.
Le aree coltivate (in genere a seminativo arborato) sono ridotte. Significativa la presenza di vigneti per la produzione del celeberrimo vino D.O.C.G., Greco di Tufo. Dominano i boschi di querce e castagni. È presente una importante sorgente d'acqua in località Greci.
Storia
Chianche o Chianca com'era detta nel Medioevo deriva dal latino Planca con probabile riferimento alle plancae (pietre poligonali con le quali i romani lastricavano le strade). Di Chianche si ha traccia documentale almeno dal XIII secolo. Nel Medioevo era un casale dipendente da Montefusco.
Il castello che domina il borgo risale forse al periodo normanno (XI secolo) anche se è citato per la prima volta solo in un documento degli inizi del XIV secolo.
Chianche fu possesso feudale prima dei de Planca dal XV secolo al 1545, quando passò ai Crispano sino al 1552, poi agli Albertino (1552-1556), ai Pisanello (1556), ai Sanseverino (1558), ai Filomarino (1568), ai Capece, ai Bernalda, ai Caracciolo (1585), ai Manso (1599-1607) e ai de Guevara. Gli Zunica acquistarono il feudo da Beatrice de Guevara nel 1608 e lo controllarono sino 1778 quando fu venduto ai marchesi Perelli, nelle cui mani restò sino alla fine della feudalità nel 1806.
La frazione di Chianchetelle, invece, fu infeudata ai de Tocco (XIV-XV secolo) sino al 1585 quando passò ad Antonio Lanario. I Gambacorta la tennero dal 1667 al 1695; poi passò ai Di Capua, conti di Altavilla. I Ripa lo ebbero dal 1714 al 1743, quando subentrarono i Salerno, ultimi feudatari.
Nel 1460-1461 durante la guerra tra angioini ed aragonesi nei territori di Chianche e Chianchetelle erano stanziati gli accampamenti delle truppe regie aragonesi al comando del capitano di ventura Alessandro Sforza.
- Collezione
- La via del Greco di Tufo
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