Altavilla Irpina
- Titolo
- Altavilla Irpina
- Descrizione
- Altavilla Irpina ha origini antiche, con riferimenti storici che risalgono a Virgilio nell'Eneide. Situata nel cuore dell'Irpinia, a 17 km da Benevento e Avellino, il comune si estende su tre colli e domina le valli del fiume Sabato e del torrente Vellola. La sua storia è segnata da insediamenti fin dalla preistoria e si sviluppa in età romano-longobarda, inizialmente chiamata Altacauda. Nel corso dei secoli, il borgo passò sotto vari signori, tra cui i De Capua, che ne amministrarono le rendite feudali. Importanti edifici storici, come il Palazzo Comitale e la Chiesa dell’Annunziata, furono costruiti nel periodo medievale. Dopo un periodo di crisi nel Seicento, Altavilla si riprese nel Settecento e nell'Ottocento, con l'aggiunta del nome "Irpina" nel 1862 per distinguerla da altri comuni. L'industrializzazione iniziò nel 1866 con la scoperta di miniere di zolfo. Oggi, la memoria storica del paese è commemorata da un monumento ai caduti in guerra.
- Riassunto
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Le origini di Altavilla sono certamente antiche: addirittura, vi è chi ritiene che Virgilio l'abbia menzionata nell'Eneide, col nome di Poetilia. Certamente, molto più tardi, nel 1882 Giovanni Verga vi ci ambientò il romanzo Il marito di Elena.
Altavilla Irpina è un paese situato nel cuore della verde Irpinia: dista 17 km sia da Benevento che da Avellino. Il territorio confina a est con Montefredane e Prata P.U., a nord-est con Tufo, Petruro Irpino e Chianche, a ovest con Arpaise, Pietrastornina e Sant’Angelo a Scala e a sud con Grottolella. A 342 metri sul livello del mare, domina le valli ove scorrono il fiume Sabato e il torrente Vellola.
Il territorio comunale si estende su tre colli (Torone, Ripa e Foresta) dominanti la Valle del Vellola e del torrente San Giulio (conosciuta anche come media valle del Sabato) ed è ben protetto alle spalle dalla cresta montuosa di Toro, San Mango e Sassano.Il territorio di Altavilla è stato frequentato quasi ininterrottamente dalla preistoria ad oggi: il ritrovamento di reperti archeologici è stato segnalato fin dalla metà del XVIII secolo. Il centro abitato di Altavilla Irpina si forma, con molta probabilità, in età romano- longobarda: il piccolo borgo, originariamente chiamato Altacauda, sorge intorno ad un nucleo fortificato, d’importanza strategica nell’ambito del sistema difensivo territoriale. Al momento della conquista delle truppe normanne, Altacauda risulta essere di proprietà di un certo Raone de Fraineta, uno dei primi signori a essere investiti del nascente feudo altavillese. Il Catalogus Baronum riporta due signori a contendersi le rendite feudali del luogo: il cavaliere normanno Novellone de Bussone e il successore di Raone, Ruggiero de Fraineta. Seguono nel possesso Riccardo (1171), Raone (1182) ed Emma de Fraineta, che modificarono il primitivo nome di Altacauda in Altavilla. A ereditare queste terre sarà successivamente il figlio di Emma, Nicola Drago, privato ben presto di tutte le proprietà da Carlo I d’Angiò. Nel 1315 Altavilla è sotto il dominio di Bartolomeo I De Capua, la cui famiglia ne amministrerà ininterrottamente le rendite feudali per diversi secoli. Intorno al 1400, lo splendido e artistico Palazzo Comitale, da poco costruito, ospita Costanza di Chiaromonte, principessa di Modica (Sicilia) e sposa in seconde nozze (1396) con Andrea II De Capua, Principe di Riccia e Conte di Altavilla. In questo stesso periodo viene costruita la Chiesa dell’Annunziata, con annesso ospedale che, intorno alla fine del XV secolo, viene trasferito presso piazzetta San Leone, fuori le mura della cittadina. Nel 1689, con Bartolomeo IV, Gran Conte di Altavilla, avviene la prima delle dodici visite pastorali, fatte in Altavilla, dall’Arcivescovo di Benevento Vincenzo Maria Orsini, poi eletto Papa con il nome di Benedetto XIII. Nel 1792, con la morte di Bartolomeo VI, si estingue la nobile e gloriosa famiglia De Capua e Altavilla viene aggregata alla provincia di Principato Ultra. Nel Cinquecento, già Università (Comune), Altavilla si dotò di statuti e la popolazione si ampliò notevolmente; purtroppo, però, nel Seicento subì una notevole decimazione a causa di carestie, terremoti e pestilenze. Si riprese nel secolo successivo, mentre l’Ottocento rappresentò un’epoca di grandi cambiamenti politici, sociali ed economici. Nel 1862 il nome “Irpina” viene aggiunto a quello di Altavilla, per distinguerla da altri 4 comuni del Regno che portavano lo stesso nome. Nel 1866, si assiste allo sviluppo industriale, grazie alla scoperta delle miniere di zolfo, ma anche a uno sviluppo urbanistico. Nel 1874 viene aperto l’Ufficio Postale, che nel 1886 si arricchisce del telegrafo. Numerosi sono gli Altavillesi che presero parte anche alla Seconda Guerra Mondiale: la memoria storica del paese viene celebrata dal Monumento ai caduti, presso Piazza IV Novembre, che ricorda le vittime della Prima Guerra Mondiale.
- Collezione
- La via del Greco di Tufo
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